Relazione genitori-figli e stile di attaccamento insicuro
Quando si parla di attaccamento insicuro si fa riferimento ad uno stile relazionale in cui il legame con i genitori può essere stato contaminato dalla paura, dall'ambivalenza, dalla negligenza e, agli estremi, dall'abuso. Questo stile di attaccamento ha assunto nel corso del tempo tre forme diverse: disorganizzato/disorientato, ansioso-ambivalente e ansioso-evitante.
Ci sono molte persone che non sono in grado di costruire relazioni forti e significative, o anche semplicemente di vivere una relazione quando il sentimento prevalente è quello dell'insicurezza.
La capacità adulta di stringere legami con altre persone affonda le sue radici nelle modalità relazionali che sono state vissute durante l'infanzia, in particolar modo con i nostri caregiver.
Dal punto di vista teorico, la capacità di formare relazioni con gli altri può essere mutevole, proprio in virtù della tipologia di legame stabilito con i nostri genitori nella più tenera età. Questi aspetti rappresentano il focus di ciò che John Bowlby ha denominato teoria dell'attaccamento.
La teoria dell'attaccamento sottolinea che le immagini mentali interiorizzate rispetto al rapporto con le figure genitoriali riflettono le caratteristiche di sicurezza o insicurezza acquisite attraverso questo rapporto.
Se da piccoli si è sperimentato un senso di accoglienza, presenza, contenimento e attenzione fisica ed emotiva da parte dei genitori, questo si tramuta in un attaccamento sicuro che si rifletterà nelle relazioni intime adulte.
Se invece si è sperimentato un disinteresse, negligenza fisica ed emotiva, nonché un'assenza di cure da parte dei genitori, l'attaccamento insicuro che si sviluppa verrà riportato nelle relazioni affettive e intime adulte.
In breve, quando si parla di attaccamento insicuro si fa riferimento ad uno stile relazionale in cui il legame con i genitori è stato contaminato dalla paura. Ciò trova la sua massima espressione in comportamenti riluttanti verso le relazione e presenza di emozioni miste, come dipendenza e rifiuto.


L'aspettativa che caratterizza il soggetto con attaccamento insicuro è quello di non aspettarsi il meglio dall'altra persona, ma anzi che questa lo abbandoni o lo danneggi in qualche modo.
Questo stile di attaccamento ha assunto nel corso del tempo tre forme diverse: disorganizzato/disorientato, ansioso-ambivalente e ansioso-evitante.
Il presente articolo ha quindi lo scopo di delineare le tre tipologie di attaccamento insicuro, al fine di comprendere al meglio le caratteristiche di ognuno.
Attaccamento disorientato/disorganizzato
L'attaccamento disorientato/disorganizzato è un legame tipico delle persone che hanno subito abusi nella loro infanzia.
È probabile che siano stati lasciati soli e senza supporto durante i momenti di difficoltà e che i loro caregiver abbiano usato punizioni fisiche per intimidirli.
È molto comune che tali genitori assumano comportamenti ambivalenti nei loro confronti. I bambini, in tal modo, non sanno mai cosa aspettarsi da coloro che avrebbero dovuto proteggerli.
In questo modello relazionale, i genitori spesso si manifestano affettuosi ma allo stesso tempo possono diventare improvvisamente aggressivi o negligenti. Crescere in un contesto familiare di questo tipo porterà il bambino, una volta adulto, a ripetere lo stesso modello di comportamento nelle relazioni.
Non svilupperà quindi la capacità di mantenere un comportamento coerente tra le azioni che svolge, i pensieri e le emozioni che sente dentro di Sè.
Oscilla dalla sottomissione all'aggressività, dalla vicinanza alla distanza, dall'affetto al rifiuto. Se la sua relazione con gli altri o con qualcuno in particolare è fonte di ansia, è normale che reagisca in modo inaspettato, disconnettendosi dal suo lato emotivo e iniziando a comportarsi in modo impulsivo.
Tuttavia, questo non lo aiuterà a gestire la sua ansia.
Attaccamento ansioso-ambivalente
La caratteristica principale dell'attaccamento ansioso-ambivalente è lo sperimentare un'intensa contraddizione nella relazione. Come in tutte le tipologie di attaccamento insicuro, la radice di questo stile relazionale affonda nella contraddittorietà dei comportamenti genitoriali.
I bambini non sanno mai cosa aspettarsi. Una volta adulti, la caratteristica principale è una tendenza a manifestare un forte bisogno di vicinanza e affetto. Le loro relazioni con altre persone sono molto intense e mostrano dipendenza, necessità di approvazione ed eccessiva sensibilità al rifiuto.
Quando stabiliscono una relazione, è difficile per loro smettere di sospettare che qualcosa vada storto. Sono cioè focalizzati troppo sui loro problemi di relazione senza avere la capacità di cogliere anche gli aspetti positivi.
I legami significativi sono quindi intrisi di ansia, che porta a comportamenti evasivi ed evitanti, come l'uso di sostanze e autolesionismo.
Attaccamento ansioso-evitante
Nell'attaccamento ansioso-evitante, la caratteristica più importante è la difficoltà a stabilire una relazione significativa, che a sua volta genera un profondo dolore emotivo, un dolore che si rende esplicativo di un profondo vuoto affettivo.
Solitamente, soggetti caratterizzati da questo stile di attaccamento presentano una finta autonomia; sono indipendenti, ma allo stesso tempo entrano in uno stato di ansia estrema quando sentono che qualcuno si sta legando a loro emotivamente.
La difficoltà cardine che avvertono è legata al riconoscere le proprie emozioni; anche se possono avvertire un interesse nei pensieri, il comportamento rivela tutt'altro, in quanto manifestano riluttanza.


A volte però, può anche accadere il contrario: sostengono di non essere interessati a qualcosa o qualcuno, ma il loro comportamento rivela il contrario.
Anche se apparentemente può sembrare un atteggiamento infantile o recitato, in realtà esso rivela una lotta interiore in cui si è incapaci di identificare le proprie emozioni.
Generalmente, le persone con stile di attaccamento ansioso-evitante hanno ricevuto un'educazione caratterizzata da freddezza e distacco emotivo. Non hanno cioè ricevuto il giusto sostegno emotivo nei momenti di bisogno.
Molto spesso questi genitori giustificano il proprio comportamento con l'idea che la distanza spinga e aiuti il bambino a essere responsabile e autonomo ma, la verità, è che questo comportamento li predisporrà ad una assenza di fiducia verso l'altro, perchè l'idea di fondo è che non esiste qualcuno che possa aiutarli o sostenerli.
Le tre tipologie di attaccamento insicuro presentate predispongono il soggetto a limitazioni relazionali durante la vita adulta, soprattutto a livello emotivo.
Tuttavia, grazie a percorsi psicologici e/o psicoterapeutici è possibile cambiare i modelli relazionali attraverso la presa di consapevolezza del proprio comportamento, delle sue cause e delle sue conseguenze.
In questo modo, le persone saranno in grado di superare i loro problemi di attaccamento e vivere una vita emotivamente più appagante.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro