Rifiuto paterno e ansia sociale nei figli
Secondo i ricercatori del Prevention Research Center il rifiuto paterno predice l'insorgenza del disturbo d'ansia sociale nei figli adolescenti.
Formare e mantenere relazioni reciproche positive gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo emotivo degli adolescenti e questo processo inizia a casa.
Non solo gli adolescenti prendono spunto dai genitori quando si tratta di apprendere abilità nel contesto delle relazioni sociali ma, un senso di appartenenza e di connessione all'interno della famiglia offre agli adolescenti la sicurezza di cui hanno bisogno per raggiungere l'indipendenza e coltivare relazioni sane al di fuori dell'unità familiare.
Nonostante, spesso, l'attenzione degli studiosi si focalizza sullo stile genitoriale materno per comprendere il comportamento problematico degli adolescenti e/o le difficoltà con la salute mentale, un nuovo studio mostra come sia essenziale guardare al clima familiare nel suo insieme.
I ricercatori del Prevention Research Center dello Stato di Penn, hanno osservato come il rifiuto genitoriale ed il clima familiare influenzino le amicizie e l'isolamento adolescenziale correlandoli all'insorgenza dell'ansia sociale.
Il gruppo di ricerca si è concentrato su 867 famiglie composte da madre, padre ed un adolescente, durante un periodo di tre anni, rispettivamente dagli 11 ai 14 anni, per determinare come questi fattori influenzano gli adolescenti nel tempo.
I risultati hanno mostrato che, mentre il rifiuto materno e paterno, nonché un clima generale prevedevano cambiamenti nella qualità dell'amicizia tra pari e nella solitudine, il rifiuto paterno predice cambiamenti nell'insorgenza del disturbo d'ansia sociale.
Il rifiuto paterno era inoltre associato ad un aumento del disturbo nel corso della crescita.
La caratteristica distintiva del disturbo d'ansia sociale è un'ansia intensa o paura di essere giudicati, valutati negativamente o respinti in ambienti sociali o prestazionali.
L'ansia sociale non solo influenza la capacità di un adolescente di formare e mantenere amicizie sane, ma può anche comportare prestazioni scolastiche scadenti, difficoltà inerenti le performance o in altre aree del funzionamento professionale e isolamento sociale.
Se non trattati, i comportamenti di evitamento possono provocare solitudine cronica e sintomi di depressione.
Questo studio getta così una luce critica sull'importanza di costruire forti legami a casa; mentre non tutte le relazioni povere padre-figlio si tradurranno in ansia sociale adolescenziale, alcune lo faranno.


Dato che l'adolescenza segna un periodo di indipendenza emergente, è fondamentale per i genitori valutare e rafforzare i loro legami con i figli e prestare molta attenzione ai propri modelli di comportamento.
A quanto pare, il vecchio consiglio spesso dato ai genitori di bambini piccoli vale anche per i genitori di adolescenti: modella quelle abilità e comportamenti che speri di vedere nei tuoi figli.
Dare priorità all'empatia
Non è un grande segreto che l'adolescenza è carica di cambiamenti, ma il modo in cui i genitori gestiscono il cambiamento gioca un ruolo importante nella costruzione di una relazione positiva con il proprio figlio.
L'empatia è uno degli elementi costitutivi di relazioni positive, salutari e reciproche. Anche se il proprio figlio potrebbe tirarsi indietro, essere ostile ed introverso, si affida comunque al genitore per rimanere calmo e ottenere la giusta ricarica emotiva.
Dare priorità all'empatia non significa impegnarsi in una genitorialità passiva; attingere all'empatia con un figlio adolescente significa collegarsi ad un livello più profondo, ascoltare più di quanto già non si faccia, e trasmettere una vera comprensione e compassione verso di lui.
Quando i genitori fanno questo, i ragazzi apprendono a gestire le loro relazioni con i pari in modo sano e adattivo.
Prendere tempo
In questo mondo digitalmente connesso, iper-competitivo e straordinariamente affollato, il tempo reale è in declino.
Gli adolescenti hanno quindi bisogno di qualcuno che trascorra del tempo con loro e che riempia momenti di vuoto o sconforto.
È quindi importante trovare del tempo per fare qualcosa insieme, come ad esempio prenotare un viaggio, fare la spesa e cucinare insieme, giocare all'aperto o anche fare un puzzle, ritagliando così del tempo per concentrare le attenzioni sul proprio figlio.
Ciò di cui gli adolescenti hanno più bisogno dai loro genitori è il tempo ininterrotto insieme, ossia un tempo senza distrazioni in cui l'ascolto e la comprensione sono in primo piano.
Risolvete i problemi insieme
Crescere non è mai stato facile, e discutere con i genitori è spesso visto come un segno distintivo dell'adolescenza. È importante ricordare che, proprio come i bambini più piccoli, gli adolescenti sperimentano delle forti emozioni, spesso anche contrastanti, verso i propri genitori.
E proprio come i bambini più piccoli, non sempre chiedono aiuto nella maniera più diretta. L'adolescenza è un momento importante per imparare a risolvere i problemi indipendentemente, ma ciò significa che i genitori non dovrebbero ignorare le grida di aiuto.
Il modo migliore per insegnare le abilità di problem-solving al proprio figlio è quello di lavorare insieme a lui facendo domande e trovando delle soluzioni insieme.
È inoltre essenziale fornire supporto emotivo mentre l'adolescente impara a gestire il problema e trovare la soluzione. Quando i genitori forniscono sostegno e amore incondizionato, i ragazzi apprendono a superare i loro ostacoli.


Parlate insieme
E' naturale per genitori e adolescenti sperimentare alti e bassi; mentre gli adolescenti lavorano sull'indipendenza e riflettono sul proprio futuro, i genitori stanno lavorando sul difficile compito di lasciar andare e giocare quindi un ruolo secondario.
Può essere difficile rinunciare alla propria “sedia da regista”, ma la chiave per costruire relazioni positive sia a casa che fuori nel mondo è utilizzare una comunicazione aperta e onesta.
Il tempo libero da distrazioni per parlare e lavorare sui “dossi” che si incontrano, aiuta a rafforzare il legame genitore-adolescente e pianta i semi per una sana costruzione delle relazioni negli anni a venire.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro