Rivivere il trauma
La ricercatrice Susan Silk, dell'APA's Disaster Response Network, sottolinea che all'avvicinarsi della data dell'evento traumatico, i sopravvissuti al trauma possono rivivere pensieri e sensazioni legati agli eventi vissuti, sperimentando picchi di ansia e depressione.
Gli “anniversari” inerenti la data di eventi traumatici, secondo la psicologa Susan Silk, possono riattivare i pensieri e le sensazioni legate agli eventi reali vissuti, ed i sopravvissuti possono manifestare picchi di ansia e depressione.
In prossimità dell'anniversario di un evento traumatico, le persone probabilmente ricordano bene gli eventi e molti percepiscono le reazioni emotive in modo più intenso del solito.
Rivivere la tristezza è una parte abbastanza naturale del processo di guarigione, ma non esiste un modo giusto per guarire.
In questi casi, è importante cercare di non confrontare le proprie reazioni con quelle degli altri, in quanto ogni persona è diversa, e ogni individuo troverà il proprio modo di affrontare i ricordi.
Alcune delle reazioni che possono subentrare in prossimità della data di anniversario del trauma sono difficoltà di concentrazione, perdita di appetito, irritabilità, incubi, difficoltà a dormire e sentimenti di distacco dagli altri.
Tra lestrategie di coping che possono aiutare le persone che ri-vivono il trauma in vicinanza dell'anniversario vi è sicuramente quella mirata a riconoscere i sentimenti che potrebbero subentrare, con particolare attenzione, al favorire una comprensione di tali sentimenti come parte integrante del processo di recupero.

È importante scoprire quali sono le modalità sane per fronteggiare le difficoltà; tra queste la letteratura sottolinea il condividere i ricordi ed i sentimenti, cercare di non isolarsi, bensì trascorrere del tempo con amici e familiari.
Questa attività consentono alla mente di concentrarsi su qualcosa di diverso da questi ricordi, e rappresentano una buona strategie di coping per diverse persone.
Le attività contemplative come la lettura, il riflettere o semplicemente fare una passeggiata sono anche ottime alternative.
Ciò che bisognerebbe evitare sono tutte quelle azioni o reazioni che diventano parte del problema come bere o ricorrere ad altre sostanze.
Dal punto di vista psicologico, i professionisti della salute mentale possono promuovere un supporto fornendo trattamenti basati sull'evidenza al fine di aiutare le persone a gestire le proprie emozioni in concomitanza dell'anniversario dell'evento traumatico.
Più comunemente, gli psicologi ricorrono alla psicoterapia o “talkink cure”; ci sono molti stili diversi di terapia, ma è compito dello psicologo capire qual è il tipo che meglio riesce ad affrontare il problema della persona e meglio si adatta alle caratteristiche e alle preferenze del paziente.

Tra le più comuni vi è quella cognitiva, comportamentale, cognitiva-comportamentale, interpersonale, umanistica, psicodinamica o anche una combinazione di queste.
La terapia può essere rivolta al singolo, alla coppia, alla famiglia o al gruppo.
Alcuni psicologi possono anche avere una formazione inerente l'utilizzo di tecniche ipnotiche, sulle quali la ricerca ha sottolineato l'efficacia per una vasta gamma di condizioni, tra cui dolore, ansia e disturbi dell'umore.
Per alcune condizioni, la terapia e l'assunzione farmacologia sono una combinazione di trattamento che funziona meglio.
Nel contesto dell'assunzione farmacologica, gli psicologi si trovano ad operare insieme ad altri professionisti come medici di base, pediatri e psichiatri al fine di cooperare per il raggiungimento di un obiettivo comune, quale il benessere del paziente.
In America, due stati, quali New Messico e la Louisiana, dispongono di leggi che permettono agli psicologi autorizzati di ottenere un'ulteriore formazione specializzata per la prescrizione di un elenco di farmaci che migliorino disturbi emotivi e di salute mentale, come la depressione e l'ansia.
Tratto da Apa.org
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)