Scarabocchiare per concentrarsi nei momenti noiosi
Una ricerca pubblicata sulla rivista “Applied Cognitive Psychology” e condotta dai ricercatori inglesi della University of Plymouth afferma che scarabocchiare su un foglio mentre si parla al telefono o sul diario quando i professori spiegano a scuola servirebbe a mettere in atto una strategia del cervello per immagazzinare più informazioni.
Gli studiosi hanno fatto ascoltare a 40 volontari un messaggio telefonico registrato, della durata di due minuti e mezzo, contenente una lunga lista di invitati a una festa.
La metà del campione doveva tracciare disegni geometrici mentre ascoltava la registrazione, mentre i restanti 20 individui potevano scarabocchiare forme libere e ghirigori vari su un foglio.
Proprio coloro che appartenevano a quest'ultimo gruppo hanno dimostrato di riuscire a ricordare il 30% di informazioni in più rispetto agli altri.
I ricercatori britannici ritengono che disegnare forme irregolari in situazioni particolarmente noiose aiuti il cervello a non divagare e a mandare a memoria ciò che apprende in quei momenti.
Per Jackie Andrade, capogruppo della ricerca, per rendere interessante una riunione decisamente noiosa, può risultare utile lasciar scorrere la penna su un foglio disegnando le linee più strane: questo ci aiuterà a non distrarci.
Lo scarabocchio dunque non può che risultare positivo per la memoria, dato che aumenta del 29% la capacità di seguire un discorso e del resto poi, è vecchio come l'uomo: ci guarda dalle pareti delle caverne della preistoria, rispecchia l'animo del genio nei taccuini di Leonardo da Vinci, diventa pop-art nei moderni graffiti di strada.
E poi ci sono gli scarabocchi d'autore: le spirali di Balzac, gli anelli di Beethoven, gli animali immaginari di Malraux. Senza dimenticare gli scarabocchi tracciati da molti dei nostri deputati durante le sedute alla Camera: sebbene venga il sospetto che, nel loro caso, lo facciano sperando effettivamente di distrarsi, mica per prestare più attenzione.