Sesso e benessere di coppia
Praticare sesso regolarmente e raggiungere l'orgasmo fa bene alla salute. Ma quante volte farlo a settimana?
Secondo un nuovo studio, praticare sesso regolarmente e soprattutto raggiungere l’orgasmo, produrrebbe risultati benefici per la salute: i ricercatori suggeriscono infatti che la sessualità possa “curare” l’insonnia, alleviare il dolore, e ridurre il rischio di cancro, disturbi cardiaci, depressione, diabete di tipo 2, pressione sanguigna elevata, problemi alla vescica e ancora molto altro.
Il suo potere deriva in gran parte dagli elementi aerobici e dagli effetti anti-stress che esso produce; se il sesso è un “farmaco miracoloso”, nello stesso tempo i ricercatori si stanno chiedendo quale sia la quantità ideale per ottenere il massimo beneficio.
Mentre molti studi hanno esaminato gli effetti dell’orgasmo sulla mortalità e la salute riscontrando spesso una relazione lineare tra la quantità di rapporti sessuali, miglioramento dello stato di salute e periodo dell’anno, altre ricerche hanno evidenziato che il raggiungimento di due o più orgasmi a settimana sia abbastanza frequente nelle diverse tipologie di coppie.
Ci si chiede quindi.. Esiste un limite oltre il quale non andare? Uno studio effettuato su 112 coppie suggerisce che la moderazione è la chiave principale; Carl Charnetski, psicologo della Wilkes University, Pennysilvania, ha riscontrato che coppie che praticano attività sessuale due volte a settimana presentano maggiori livelli di anticorpi, rispetto a coppie che sono meno attive sessualmente.
Tuttavia, praticare l’attività sessuale tre o quattro volte a settimane incrementa l’attività del sistema immunitario.
I peptidi oppioidi, rilasciati durante le esperienze di piacere, normalmente rinforzano il sistema immunitario, ma se rilasciati in eccesso possono agire come immunosoppressori.
Non è ancora chiaro se sia solo l’attività sessuale ad amplificare il rilascio dei peptidi, inficiando così l’equilibrio fisiologico, ma altri studi hanno suggerito un collegamento tra un eccesso di endorfine – un peptide oppioide che aumenta durante l’atto sessuale – e presenza di depressione, psicosi, e immobilità.
Secondo alcuni studi, gli uomini che eiaculano il minimo (da 0 a 3 volte al mese) e quelli che invece eiaculano molto di più (21 o più volte al mese) presentano un rischio relativamente più basso per lo sviluppo del cancro alla prostata; coloro che invece si trovano nel mezzo hanno più possibilità di sviluppare la malattia, in accordo con uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association.
Dal momento che il sesso attiva una serie complessa di risposte fisiologiche, individuare un numero ottimale di rapporti sessuali è probabilmente impossibile.
Il ricercatore Mintz conclude asserendo: “non ho mai visto o trovato una ricerca che mostri un numero critico ottimale per il sesso”.
La sua prescrizione? “Basta che funzioni”.
Fonte: PsychologyToday.com
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)