Stealthing: un nuovo e rischioso fenomeno sessuale
Lo Stealthing consiste nella rimozione del preservativo durante il rapporto sessuale senza chiedere un esplicito consenso al/alla partner sessuale.
Lo Stealthing è un nuovo fenomeno sessuale consistente nella messa in atto, da parte dell'uomo, di sfilare il preservativo durante il rapporto sessuale, senza chiedere esplicitamente il permesso alla partner sessuale.
Le diverse interviste con persone che hanno avuto esperienze di questo tipo hanno indicato che la rimozione non consensuale del preservativo è una pratica comune tra le persone giovani e sessualmente attive.
Sia uomini che donne descrivono di avere rapporti sessuali con partner maschili i quali, durate il sesso, rimuovono il preservativo senza avvisarli.
Alcuni si sono resi conto che il partner aveva rimosso il condom al momento della ri-penetrazione; altri invece, non se ne sono accorti fino a quando il partner non ha raggiunto l'orgasmo.
Mentre i racconti di questi protagonisti, nonché le loro esperienze siano abbastanza variegate, emergono due temi comuni dalle loro storie.
Il primo è che i suddetti soggetti temono gravidanze indesiderate o l'aver contratto malattie sessualmente trasmissibili; il secondo è che, a parte questi risultati specifici, coloro che hanno sperimentato la rimozione del profilattico senza il loro consenso, lo hanno vissuto come una chiara violazione della loro autonomia fisica e della fiducia che avevano erroneamente riposto nel loro partner sessuale.
Tutte le vittime hanno reagito in modi diversi a tali esperienze; alcune donne si sono rivolte a dei forum online per le persone con HIV, perchè molto preoccupate dall'idea di poter contrarre il virus a seguito di quel rapporto.


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Altri hanno invece iniziato a fare una serie di analisi per escludere l'ipotesi di aver contratto una malattia venerea.
Questo particolare fenomeno, a livello sociale, ha fatto emergere diversi dibattiti circa la possibilità di paragonare l'assenza di consenso a quello dell'imposizione della forza, fattore che consente di operare una distinzione tra sesso e stupro.
Una visione aggiornata ed espansiva della violenza di genere potrebbe così considerare la rimozione non consensuale del preservativo durante il rapporto sessuale come una forma di “stupro”.
Un'ulteriore aspetto interessante, evidenziato dalla Dottoressa Alexandra Brodsky, autrice del presente articolo, pubblicato sulla rivista “Columbia Journal of Gender and Law”, è che tra quelle molte vittime intervistate, le quali avevano subito precedentemente una violenza sessuale, la rimozione del profilattico non è stata vissuta come un equivalente dello stupro.
Tuttavia, hanno identificato una chiara connessione, come sostenuto da Sara, una delle vittime, la quale ha affermato che lo stealthing è una “violenza adiacente”.
In relazione alle loro esperienze di stupro e rimozione del profilattico, le intervistate hanno identificato quest'ultima come una forma trascurata e sottovalutata di violenza sessuale e di genere.
Dall'altra parte, la visione degli assalitori, i cosiddetti Stealth, richiama aspetti decisamente preoccupanti, afferma la Dottoressa Bronsky.
All'interno di diversi forum online, gli Stealth raccontano non solo i loro successi, ma incoraggiano anche altri uomini ad adottare quello stesso comportamento, fornendo consulenze, insieme a descrizioni esplicite, per come “truccare” con successo un partner e rimuovere un preservativo durante il sesso.
Gli uomini che utilizzano questa pratica con altri uomini, mostrano una retorica a tratti aberrante, incentrata sul concetto che sia “giusto per un uomo diffondere il proprio seme”, anche quando la riproduzione non è un'opzione.
Certamente, il concetto di ruolo di genere nella violenza sessuale tra uomini è ben lungi dall'essere risolto; tuttavia, senza risolvere la questione attorno a cui si svolgono attualmente i diversi dibattiti, si può notare che i sostenitori di tale pratica radicano il loro appoggio in un'ideologia di supremazia maschile in cui la violenza diviene il diritto naturale dell'uomo.
La condizione di rimuovere il preservativo senza consenso, all'interno di un grande fenomeno quale quello della violenza di genere, rivela che la pratica è un errore etico con ripercussioni fisiche, psichiche e politicamente salienti per le sue vittime.
Secondo la Dottoressa Bronsky, avvocato laureata presso la Yale Law School, esistono due modi primari per argomentare che la rimozione non consensuale del profilattico inibisca il consenso al sesso stesso.
Il primo è un approccio letterale: la vittima ha accettato di essere penetrata, e quindi toccata, attraverso un preservativo, e non dalla pelle che ricopre il pene. Naturalmente, la definizione di linee chiare tra atti separati che possono verificarsi durante lo stesso “evento” sessuale non è sempre semplice.
Possiamo facilmente accettare che, ad esempio, una persona che acconsente alla penetrazione vaginale, rifiuti quella anale, ma rispetto al fenomeno esplicato, si possono distinguere chiaramente due atti separati: intraprendere l'attività sessuale con il preservativo, interromperla per un qualunque motivo, sfilarsi il preservativo e ricominciare senza aver informato il/la partner.


La seconda ragione per guardare il fenomeno come una violazione del consenso si concentra sui diversi rischi inerenti i rapporti sessuali non protetti.
La logica insegna che: la scelta di avere un rapporto sessuale protetto o meno dipende dal bilanciamento dei benefici e rischi associati a quel comportamento.
Il sesso, ovviamente, senza preservativo, comporta maggiori rischi di gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili rispetto al sesso protetto.
A causa di tale aumento del rischio, la rimozione del preservativo trasforma l'atto sessuale in un atto diverso, nel senso che la volontà personale di uno dei due membri, si traduce in un assenza di consenso da parte dell'altro, in quanto inconsapevole di tale scelta.
lo Stealthing è penalmente perseguibile?
Secondo la Dottoressa Bronsky, in linea con la descrizione delle vittime, può essere perseguibile come un abuso sessuale piuttosto che come un crimine, ma tali aspetti dipendono ovviamente dalle leggi vigenti nelle diverse Nazioni.
Seguendo la definizione di consenso, nel caso di abusi sessuali si fa riferimento a situazioni in cui “l'imputato si impegna in rapporti sessuali senza il consenso di un'altra persona, laddove tale mancanza di consenso sia dovuta ad un fattore diverso dall'incapacità di acconsentire”.
Letteralmente, si potrebbe sostenere in modo convincente che una vittima di Stealthing, ossia rimozione del profilattico senza espresso consenso, non sia in grado di fornire il proprio consenso perchè non sa che l'atto sessuale è cambiato.
Nonostante questo fenomeno sia ancora trascurato dalla legge, secondo la Dottoressa Bronsky, la rimozione non consensuale del preservativo è una forma di violenza sessuale dannosa e spesso motivata dal ruolo di genere.
Pertanto, gli aspetti educativi e preventivi, in materia di affettività, sessualità e capacità di relazionarsi, dovrebbero essere inseriti nei piani istituzionali, con l'obiettivo primo e ultimo di educare al rispetto e alla diversità.
Tratto da “Columbia Journal of Gender and Law”
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)