Stile di attaccamento, uso del cellulare e soddisfazione di coppia
Rispetto alla società attuale, la letteratura ha concentrato la sua attenzione su come lo stress correlato all’uso del cellulare possa influenzare la soddisfazione relazionale di coppia. A tal proposito, un fattore che è stato esplorato riguarda lo stile di attaccamento.
L’amore è una delle emozioni più profonde conosciute dagli esseri umani; esistono molti tipi di amore, ma la maggior parte delle persone cerca la sua espressione in una relazione romantica con un partner compatibile.
Per alcuni, i rapporti romantici sono l’elemento più significativo della vita, in quanto fonte di compimento profondo.
La capacità di avere una relazione sana e amorosa non è però innata; una grande quantità di prove suggerisce infatti che la capacità di formare una relazione stabile inizia nell’infanzia, nelle prime esperienze che il bambino vive con i caregiver, i quali soddisfano in modo affidabile le sue esigenze primarie quali il cibo, la cura, la protezione, la stimolazione e il contatto sociale.
Tutto questo getta quindi le basi dei futuri modelli di relazione con gli altri. Rispetto alla società attuale, la letteratura ha concentrato la sua attenzione su come lo stress correlato al cellulare possa impattare in una relazione romantica.
Se si tratta di un monitoraggio eccessivo, continue intrusioni o interruzioni della tecnologia, o, come alcuni propongono, di un vero e proprio disturbo, ossia la dipendenza da cellulare, molte coppie stanno notando come i telefoni cellulari e soprattutto il mandare o ricevere continuamente messaggi, influenzi insidiosamente la soddisfazione relazionale.
Ovviamente, l’impatto è diverso per ogni tipologia di coppia, ma i ricercatori stanno cercando di comprendere quali siano i fattori moderatori che spiegano questa discrepanza.
All’interno del presente articolo, un fattore che è stato esplorato riguarda lo stile di attaccamento.
Con la parola “attaccamento” si fa riferimento al rapporto sviluppato tra un neonato ed un genitore, o caregiver, durante i primi due o tre anni di vita, e si basa su come un genitore risponde alle esigenze del bambino circa gli aspetti della cura, il comfort e la sicurezza.
Quando i genitori sono in grado di soddisfare costantemente questi bisogni, il bambino sviluppa uno stile di attaccamento sicuro, ossia un modello relazionale che lo accompagnerà durante la sua vita e che determinerà sensazioni di agio e sicurezza all’interno di rapporti intimi, che non richiamano preoccupazioni croniche di abbandono o di paura dell’intimità.
Purtroppo, quando però un caregiver non è affidabile o capace di soddisfare le esigenze del bambino, quest’ultimo può sviluppare uno stile di attaccamento meno salubre.

Lo stile di attaccamento che si forma nell’infanzia diventa così il modello delle future relazioni romantiche adulte.
Tra le tipologie di stili di attaccamento problematico è bene ricordare quello evitante, in cui gli individui trovano difficoltà a fidarsi degli altri e sono riluttanti nel permettere a qualcuno di avvicinarsi troppo o diventare intimi.
Sono spesso caratterizzati da una forte autonomia e distanza dal partner all’interno della relazione.
Per quanto riguarda invece l’attaccamento ansioso, questi individui, al contrario, vogliono così tanto avvicinarsi all’altro da divenire schiaccianti.
Presentano un costante stato di paura rispetto all’idea che il partner possa voler interrompere il rapporto e mostrano un’elevata ipersensibilità verso segnali di rifiuto.
Quando subentra una discussione nella coppia, è probabile che siano ancora più “assillanti” con il fine ultimo di cercare rassicurazione.
Ovviamente, ognuno di noi presenta il proprio stile di attaccamento, e la ricerca indica che il 30-40% degli individui non presenta uno stile di attaccamento protetto.
Per i lettori interessati, il sito “Authentic Happiness” della University of Pennsylvania, offre l’opportunità gratuita di identificare il proprio stile di attaccamento.
Decenni di ricerca concludono che lo stile di attaccamento adulto influenza le relazioni romantiche, le amicizie, il comportamento sessuale, la dinamica di gruppo e lo stile di leadership.
Ciò che ora sta però divenendo più chiaro è che questo influisce anche sulle modalità di utilizzo del cellulare.
Weisskirch e Delevi (2011), hanno trovato che soggetti con uno stile di attaccamento ansioso sono più propensi ad inviare messaggi a sfondo sessuale, il cosiddetto “Sexting”, ai propri partner.
L’ansia di attaccamento prediceva inoltre atteggiamenti positivi nei confronti del sexting, incluse le credenze che questo possa rafforzare la relazione e che il partner si aspetta un messaggio di questo tipo.
È stato inoltre sottolineato che l’attaccamento ansioso era correlato ad una maggiore frequenza nell’invio e ricezione di messaggi all’interno della coppia; questo probabilmente è associato al fatto che la messaggistica di testo richiede solitamente una risposta rapida, la quale fornisce automaticamente una rassicurazione.
Morey et al. (2013), hanno invece esaminato l’associazione tra lo stile di attaccamento e la comunicazione tecnologica all’interno delle relazioni romantiche.
Hanno riscontrato che l’attaccamento evitante è correlato ad una minore frequenza di messaggi di testo, ma una maggiore frequenza dell’uso della e-mail.
Gli autori hanno ipotizzato che gli individui evitanti hanno meno probabilità di ricorrere a strumenti di comunicazione che possano in qualche modo favorire l’intimità.
Roberts e David (2016), hanno invece osservato che il conflitto annesso al cellulare era moderato dalla presenza dell’ansia di attaccamento.
Soggetti con stile di attaccamento ansioso hanno riferito livelli più alti di conflitto rispetto a quelli con stili di attaccamento diverso, soprattutto quando il partner era impegnato nell’uso del cellulare, in quanto vissuto come intruso all’interno del rapporto.

Infine, Konok et al. (2016), hanno accertato che soggetti con attaccamento ansioso riportano una disponibilità di contatto costante con gli altri, come aspetto più importante dell’uso del cellulare.
Riassumendo, la ricerca ha indicato che lo stile di attaccamento ansioso influenza l’uso del telefono cellulare, mentre coloro con attaccamento sicuro o evitante hanno mostrato meno correlazioni.
Gli autori Konok e colleghi, hanno chiesto se la disponibilità di un contatto costante attraverso il cellulare fosse dannoso o vantaggioso per coloro che avevano uno stile di attaccamento ansioso, e hanno suggerito che quest’ultimo è il risultato più probabile.
All’interno del lavoro clinico può quindi capitare di lavorare sia con adolescenti che monitorano eccessivamente il proprio partner, o trascorrono ore della loro giornata a parlare con esso, e sia con soggetti adulti che scrivono ai propri partner innumerevoli volte al giorno per una semplice rassicurazione.
In tal senso, il lavoro terapeutico dovrebbe essere incentrato sulla promozione della capacità di sentirsi comunque sicuri anche in quelle situazioni che elicitano il dubbio, la tensione e l’incertezza, in quanto aspetti caratterizzanti l’esperienza umana.
Bibliografia
- Robert S. Weisskirch and Raquel Delevi, "“Sexting” and Adult Romantic Attachment," Computers in Human Behavior 27, no. 5 (2011): 1697-1701.
- Robert S. Weisskirch, "Women's Adult Romantic Attachment Style and Communication by Cell Phone with Romantic Partners," Psychological Reports 111, no. 1 (2012): 281-288.
- Veronika Konok, Dóra Gigler, Boróka Mária Bereczky, and Ádám Miklósi, "Humans' Attachment to Their Mobile Phones and Its Relationship with Interpersonal Attachment Style," Computers in Human Behavior 61 (2016): 537-547.
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)