Suicidio e disturbo bipolare negli adolescenti
Un nuovo studio pubblicato sul “Journal of Psychiatry” ha delineato il collegamento tra alcune anormalità cerebrali e il comportamento suicidario in soggetti adolescenti affetti da disturbo bipolare.
Il disturbo bipolare, noto anche come depressione maniacale, è una condizione cronica ricorrente in cui si assiste ad un’oscillazione dell’umore con elevati livelli di mania, alternati a depressione.
La depressione rappresenta la caratteristica più “diffusa” della malattia, mentre la fase maniacale di solito comporta un mix di irritabilità, rabbie e depressione, con o senza euforia.
L’euforia può manifestarsi come un’energia inusuale che determina comportamenti quali sessualità promiscua, spese eccessive ed improvvise e via dicendo.
Il disturbo si manifesta spesso nella giovane età adulta, ma può verificarsi anche nei bambini e negli adolescenti; spesso infatti si assiste a delle diagnosi errate.
La condizione è generalmente confusa con il Disturbo da Deficit d’Attenzione ed Iperattività, schizofrenia o disturbo borderline di personalità.
I fattori biologici determinano probabilmente una certa vulnerabilità a sviluppare tale disordine, e le esperienze ambientali, come la privazione di sonno può dare il via agli episodi maniacali.
A tal proposito, un nuovo studio condotto su adolescenti e adulti con disturbo bipolare ha evidenziato che esistono delle differenze strutturali e funzionali nel cervello di quei soggetti, affetti dal disturbo, che hanno tentato il suicidio rispetto quelli che non hanno adottato tale comportamento.
È stato stimato che circa la metà delle persone che presentano il disturbo bipolare hanno compiuto almeno un tentativo di suicidio nel corso della loro vita.
Le differenze delineate all’interno della ricerca potrebbe aiutare i ricercatori a identificare i giovani che sono a maggior rischio.
Anche se le persone con disturbo bipolare tendono ad avere i primi pensieri suicidi in adolescenza o giovane età adulta - quando le parti del cervello coinvolte nell’elaborazione emotiva stanno ancora maturando – pochi studi hanno esaminato i circuiti neurali associati al comportamento suicidario in soggetti aventi questa età.
Nel nuovo studio, pubblicato sulla rivista “Journal of Psychiatry”, i ricercatori guidati da Hilary Blumberg, hanno utilizzato diversi tipi di risonanza magnetica (MRI) per studiare il cervello delle persone con disturbo bipolare, con un età compresa tra i 14 e i 25 anni, e confrontati con un piccolo campione di 26 individui che avevano tentato il suicidio all’età di 42 anni.
Il team, ha scoperto che tra coloro che avevano tentato il suicidio, alcune parti del cervello che regolano le emozioni e gli impulsi erano di più piccole dimensioni e meno attive rispetto a soggetti sani.
La sostanza bianca che collega le regioni del cervello si presentava inoltre diminuita in coloro che avevano tentato il suicidio.
Anomalie in questa regioni cerebrali sono state osservate anche negli adulti con altri disturbi psichiatrici che avevano tentato il suicidio.
In particolare, rispetto al gruppo di controllo, quello sperimentale ha mostrato una significativa riduzione del volume della materia grigia nella corteccia orbitofrontale, ippocampo, cervelletto, fascicolo arcuato e regione frontale ventrale.
All’interno di alcune analisi esplorative, tra i soggetti sperimentali, si è inoltre osservata una significativa correlazione negativa tra la connettività prefrontale rostrale destra e l’ideazione suicidaria, e tra la connettività prefrontale ventrale sinistra ed il tentato suicidio.
L’individuazione dei sistemi neurali che sottendono il comportamento suicidario è un fattore critico per lo sviluppo di nuove strategie per la prevenzione, hanno sostenuto i ricercatori.
I loro risultati potrebbero quindi aiutare i professionisti della salute mentale, nonché i ricercatori, a sviluppare interventi che mirino a prevenire il suicidio, migliorando la funzione di questi circuiti cerebrali perturbati.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)