Ti chiedo umilmente scusa!
Ecco come porgere delle scuse sincere, fatte col cuore.
Essere umani può voler dire, a volte, ferire le persone.
In più, non è sempre facile offrire delle scuse sincere quando abbiamo ferito o offeso qualcuno: occorrono una grande forza di volontà e saper parlare a cuore aperto; ci vuole il coraggio di ridimensionare i nostri ego e di accettare i nostri limiti umani con umiltà e tolleranza.
Purtroppo, in queste situazioni la vergogna ci impedisce di accettare e convivere con le nostre imperfezioni: pensiamo, infatti, di dover essere perfetti, per essere accettati ed amati.

E, quando l’immagine di noi stessi si scontra con come siamo realmente, potremmo fare ogni sforzo per difendere noi stessi, biasimando gli altri, o cercando delle scuse, piuttosto che ammettere, semplicemente, di aver sbagliato.
Dovremmo ricordare che non c’è niente di cui vergognarsi se ammettiamo di aver fatto un errore. Come ci ricorda il Dr. John Bradshaw, fare un errore è diverso dall’essere un errore.
Come si sana un conflitto?
Mettiamo il caso che siamo rimasti bloccati a lavoro, non ci preoccupiamo di chiamare per avvisare e torniamo tardi a casa, anche se abbiamo promesso diverse volte che l’avremmo fatto. Il nostro partner è irritato e ci chiede: “Dove sei stato? Perché non hai chiamato?”. Noi rispondiamo: “Mi dispiace che sei arrabbiato, ma anche tu fai tardi a volte”.
La nostra risposta difensiva indica che non stiamo ascoltando i sentimenti del partner. Lo attacchiamo, invece di ascoltarlo.
Oppure potremmo dire: “Mi dispiace. Volevo chiamare, ma la batteria è morta”.
Quando le persone sono ferite, anche una buona ragione può suonare come una semplice scusa perché esse vogliono che siano ascoltati i loro sentimenti, non ricevere delle risposte di tipo razionale.
L’atteggiamento difensivo, quindi, intensifica i conflitti.
E’ come se stessimo dicendo: “Ho il diritto di ferirti perché tu ferisci me”.
E questo atteggiamento non crea il clima giusto per risolvere il problema: evitando di prenderci le nostre responsabilità, alimentiamo un ciclo di distanza, dolore e sfiducia.
Evitate delle giustificazioni vaghe.
Una scusa che contiene le parole “se” o “ma” non è una giustificazione sincera.
Dire “Mi dispiace se ti ho ferito” segnala che non riconosciamo di aver causato quel dolore.
“Mi dispiace se ti sei sentito in questo modo” contiene, spesso, il pensiero: “Ma non dovresti sentirti in questo modo”, o “Cosa c’è di sbagliato in te?”.
In questo modo, però, non ci stiamo prendendo la responsabilità per il nostro comportamento, perché diamo per scontato che la colpa non sia nostra, senza considerare che una risposta del genere può innescare un circolo senza fine di contrattacchi.
Nell’esempio di sopra, il partner potrebbe dire: “Perché non hai ricaricato il telefono bene??!! Sei così negligente!”. E così via..
I conflitti tendono a diminuire, invece, quando vengono ascoltati e rispettati i sentimenti della persona offesa.
Delle scuse sincere implicano che ci dispiace per il nostro comportamento e per il fatto che esso abbia ferito qualcuno.
Solo in un momento successivo, quando le emozioni si saranno attenuate, possiamo spiegare ciò che è successo.
Come si fanno delle scuse sincere?
Per fare delle scuse sincere, esse devono provenire dal dispiacere che sentiamo per le nostre azioni e per il dolore che abbiamo causato all’altro.
Una risposta più appassionata, quindi, potrebbe essere: “Sento veramente che ti ho ferito e sono triste per questo”.
Potremmo aggiungere: “C’è qualcos’altro che vorresti dirmi?”.
Oppure, nell’esempio di prima: “Ho sbagliato a non aver caricato il mio telefono. Farò più attenzione”.
Il nostro compagno potrebbe calmarsi più facilmente se percepisce che le nostre scuse sono fatte col cuore.
Concludendo.
Può capitare a tutti di sbagliare.
Non c’è bisogno di mortificare se stessi per aver ferito qualcuno, o per aver agito incautamente. Basta assumersi le proprie responsabilità e chiedere scusa in modo onesto.
Una scusa sincera, però, richiede forza ed umiltà.
Richiede di riconoscere e liberarsi della vergogna, la quale può portarci ad attaccare l’altro per proteggere e difendere noi stessi.
Le scuse, dall’altra parte, non possono essere forzate.
“Mi devi una spiegazione” non è un buon modo per ottenere delle scuse veritiere.
E siate consapevoli del fatto che le persone possono sentirsi ferite più sulla base della loro storia, che per qualcosa di sbagliato che avete fatto loro. Potrebbero persino esserci delle volte in cui, in realtà, non avete fatto nulla.
Quindi, ascoltare i sentimenti di una persona, in maniera rispettosa e sensibile, è un buon punto di partenza per ripristinare la fiducia e risolvere i problemi.
Se qualcuno è arrabbiato con voi, fate un respiro profondo, state connessi con il vostro corpo (piuttosto che dissociarvene), ascoltate i sentimenti dell’altro e fate attenzione a come vi sentite.
Prendersi la responsabilità anche per una piccola parte del problema, e porgere delle scuse di cuore, potrebbero aiutarvi a rinsaldare la fiducia nelle vostre relazioni.
Fonte: PsychCentral.com
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)