La fobia: ecco cosa accade nel cervello quando hai paura

Sono tantissime le persone che condizionate da un fatto, un evento o un’immagine spesso sviluppano una fobia. Ma cos’è esattamente una fobia? Si tratta di una paura opprimente e spesso irrazionale nei confronti di un oggetto, una situazione o addirittura di un luogo o un animale che arriva ad essere così forte ed insistente da deabilitare la persona in caso della sua presenza. Se non avete mai pensato di avere una fobia e non sapere come ci si sente, provate ad immaginare lo svilupparsi di una paura tempestiva, un senso di pericolo esagerato a tal punto da farvi cambiare completamente il vostro modo di agire.

C’è da dire che, probabilmente, la maggior partre delle volte, forse le persone usano questa parola con troppa leggerezza; ma immaginate che esistono casi in cui le azioni quotidiane di una persona possono subire un cambiamento radicale, organizzato o repentino. Ad esempio, se una persona ha un’esagerata paura del buio pensate a quali abitudini potrebbe sviluppare quando si trova per strada di sera, nello scegliere un percorso piuttosto che un altro, oppure nel modo di organizzarsi per la notte. La fobia più diffusa e conosciuta in Italia, probabilmente è l’aracnofobia, ossia la paura irrazionale dei ragni. In diversi casi le persone aracnofobiche potrebbero sentire un disturbo anche solo guardando un’immagine o sentendone parlare.

Le fobie più comuni

Altri tipi di fobie più conosciute sono poi:

  • la talassofobia: ovvero la paura del mare, delle sue profondità e di non sapere, in caso di acque molto profonde, cosa potrebbe trovarsi al disotto della persona.
  • l’agorafobia, la paura degli spazi aperti molto ampi e di non avere la capacità di fuggire o ricevere aiuto. Il nome, di fatto, deriva dal termine “agora” ossia la piazza centrale della polis greca, uno spazio grande di raccolta.
  • la claustrofobia, ovvero la paura degli spazi chiusi ed angusti, molto ristretti, affollati da cui non vi è posibilità di uscita.

Siamo sicuri che, almeno una volta, anche voi abbiate sentito parlare di questo genere di paure, quello che sicuramente non immaginate possano esistere sono ben altri tipi di paure come l’optofia, la paura di aprire gli occhi che spinge una persona a vivere come se fosse cieca, la geliofobia, la paura della risata oppure la geniofobia, ovvero la paura del mento.. sì! Proprio del mento, che sia esso grande, piccolo o doppio, certe persone non riescono proprio a non impaurirsi. Sta di fatto, che potremmo andare ancora avanti tra paure dei vestiti, di polli e galline, delle parole lunghe, degli adolescenti o dei palloncini.

Sintomi e psiche

Come si riconosce una fobia reale da un’accezione esagerata di chi vi sta parlando? Semplice, attraverso l’insorgenza dei sintomi. Una fobia reale è un disturbo molto serio che provoca abbondante sudorazione, tachicardia, nausea, dispnea (mancanza del respiro), vertigini, istabilità e tremori. Oggettivamente, se ci riflettete un attimo, è davvero difficile avere una paura irrazionale come una fobia e non riscontrare nessun effetto collaterale!

Come dicevamo prima, nei casi più gravi, la nostra mente, dettata anche dalla nostra reazione alla vista, alla sensazione o al manifestarsi di una situazione, sintetizza un terrore tale da causare un’attivazione irruenta e tempestiva del sistema nervoso. Per questa ragione la comparsa dei sintomi è molto rapida perchè la paura agisce istantaneamente. C’è da dire, ad ogni modo, che sono disponibili diversi percorsi di terapia che aiutano, con molta attenzione e delicatezza a superare simili stati d’animo; è importante, però, anche una collaborazione e buona determinazione importante da parte del paziente.

Erika Lisuzzo
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Erika Lisuzzo

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