Cos’è la psicologia inversa e quanto spesso la applichiamo

Siamo quasi certi che, almeno una volta nella tua vita, anche tu, che sia stato consapevolmente oppure no, abbia usato la psicologia inversa. Ti è mai capitato, ad esempio, di indurre qualcuno a fare qualcosa che soltanto tu desideravi affermando il contrario? Oppure di fare qualcosa di totalmente diverso rispetto a ciò che ti è stato chiesto, ottenendo ugualmente il loro consenso? In questo caso, non c’è ombra di dubbio che tu ti sia servito di questo piccolo stratagemma. Nonostante sia una pratica che ha diverse caratteristiche legate alla manipolazione di un soggetto, questa, viene spesso utilizzata comunemente senza cattive intenzioni. Ma andiamo subito a fare qualche esempio.

Dove ritroviamo la psicologia inversa

La psicologia inversa, riconosciuta anche come “contraria“, trova, ad esempio, un ampio utilizzo nel campo dell’educazione infantile; riflettendoci bene, vi verrà sicuramente in mente quella volta in cui avrete detto a vostro figlio, nipote o, comunque un bambino, di non toccare un oggetto ottenendo, ahi voi, l’effetto opposto.

Se io, in questo momento, esordissi con la frase “non leggere le prossime righe di questo articolo” molto probabilmente, al contrario, non farei altro che indurvi a continuare la lettura. In questo modo, infatti, quello che la psiche del nostro cervello percepisce, sarebbe un divieto. Questo avviene proprio perchè tutti gli obblighi e i divieti non sono ben visti poichè ostruttori della libera scelta. Analogamente, infatti, anche se vi dicessi “continuate a leggere” otterrei un effetto opposto.

Come già avrete capito, questo tipo di comportamento si può attuare anche in amore. In una relazione, però, funziona solo se non viene usato come un’abitudine. Questa, inoltre, applicata correttamente, può essere anche un’ottima arma di seduzione per conquistare una persona o ravvivare la relazione in un momento di crisi di coppia.

Fin quanto è corretto usarla?

Ma è proprio giusto usare questo tipo di psicologia in amore o nell’ambito educativo? Beh, dipende, come prima cosa, dallo scopo che si ha. Se, ad esempio, utilizziamo questo stratagemma per far si che nostro figlio mangi le verdure, è una pratica assolutamente accettabile. Se, al contrario, la si usa troppo spesso per portare il partner a fare sempre ciò che non vuole, a comportarsi in un determinato modo piuttosto che un altro, di certo, non è il modo migliore e più corretto di agire. I rischi di un eccessivo utilizzo della psicologia inversa, inoltre sfociano nella diminuzione della fiducia e nella scarsa sicurezza in sé stessi. In poche parole, usare la psicologia inversa va bene nel caso in cui questa non si trasformi nella quotidianità.